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La lettera a Einaudi di Giovanni Abbagnato, Salvatore Cernigliaro, Simona Mafai e altri

La lettera a Einaudi di Giovanni Abbagnato,
Salvatore Cernigliaro, Simona Mafai e altri

Al Presidente
della Giulio Einaudi Editore S.p.A.

In riferimento alla giusta e motivata richiesta di rettifica da parte del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato” delle affermazioni, destituite di ogni fondamento, contenute nel libro di Roberto Saviano “La parola contro la camorra”, circa la storia dell’impegno civile per arrivare al riconoscimento, anche in sede giudiziaria, della matrice mafiosa dell’assassinio di Peppino Impastato, si rappresenta quanto segue:
Si esprime viva riprovazione per le affermazioni dell’Amministratore Delegato della Giulio Einaudi Editore S.p.A., contenute nella sua nota di risposta, che dimostrano assoluta noncuranza e disinteresse rispetto alla grave mistificazione di una pagina fondamentale della storia dell’antimafia in Sicilia.
Non si tratta solo del giusto e doveroso riconoscimento dell’impegno della famiglia Impastato: Mamma Felicia, il fratello Giovanni e sua moglie Felicetta, dei compagni di Peppino e del Centro Giuseppe Impastato, ma di affermare la verità della storia della resistenza antimafia in Sicilia che dalla fine dell’800 ha contato sul proprio impegno pagando dei prezzi altissimi.
Nessuno vuole disconosce il valore dei media nella lotta alle mafie, ma emerge il rischio di una preoccupante spettacolarizzazione di tutto, compreso l’impegno antimafia, spesso non supportata da adeguato rigore nell’acquisizione delle notizie sui fatti e nell’elaborazione delle analisi, come nella vicenda in parola.
Ma ciò che più indigna è la riprovevole minaccia di ritorsioni giudiziarie nei confronti di chi – i familiari e i compagni di Peppino e i responsabili del Centro Impastato – ha osato chiedere a una Casa Editrice di verificare e rettificare alcune informazioni per ristabilire un’importante verità storica.
Si auspica che questa pagina infausta dell’editoria italiana non abbia nulla a che vedere con il prestigio di una Casa Editrice come la Einaudi e sia soltanto l’improvvida iniziativa di un Amministratore evidentemente non in grado di valutare la gravità di certe affermazioni, forse per carenza di strumenti culturali sulla materia dell’antimafia.
In questo senso, si auspica che il buon senso prevalga nelle posizioni ufficiali della Einaudi che voglia dimostrare la sensibilità sociale che ha caratterizzato il suo impegno culturale.
Sorprende, infine, che l’autore non abbia deciso di prendere pubblicamente posizione sulla vicenda con un sereno atto di riconoscimento dell’errore, che è sempre una virtù dei “grandi” e che non sminuirebbe in alcun modo il valore del suo impegno civile e culturale.

Cordiali saluti

Simona Mafai, Pino Maniaci, Antonella Monastra, Maria Luisa Martorana, Annibale Raineri, Giovanni Abbagnato, Salvatore Cernigliaro, Antonella Tagliaferri, Frank Ferlisi, Vincenza Longo, Agostino Marrella, Giovanni Nastasi, Daniela Pappalardo, Giusto Carlino, Maria Patellaro, Claudio Riolo, Riccardo Orioles, Nino Rocca.

Seguono altre firme: Maurizio Lisciandra, Maria D’Asaro, Fulvio Vassallo Paleologo, Santo Lombino, Marco Pomar, Susanna Renda, Giovanni Domenico Coco, Daniela Musumeci, Salvo Lipari, Giuseppe Sunseri, Marcella Alletti, Giada Li Calzi, Giuseppina Ficarra, Pietro Ancona, Donata Natoli, Sergio Di Vita, Giulia Centineo, Vittorio Amenta, Giovanni Russo Spena, Marco Sbandi, Salvatore Palidda, Renato Franzitta, Francesca Forno, Giorgio Colajanni, Luca Manunza, Renate Siebert, Paolo Jedlowski, Enrico Colajanni, Giovanna Maggiani Chelli, Pia Blandano, Mario Catania, Antonio Pioletti, Francesca Rizzo Nervo, Rodolfo Loffredo, Antonia Cascio, Nino Di Cara, Antonio Mazzeo, Salvo Vitale, Rossana Di Fazio, Jole Garuti, Angelo Bertucci, Monica Pendlebury, Jacopo Bertucci, Yasmin Bertucci, Giuseppe Nobile, Bruno Gabrielli, Federica Vairani, Haidi Gaggio Giuliani, Tavola della Pace-Circolo Peppino Impastato Vallebrembana, Paolo Naso, Gino Ridulfo, Vincenzo Pinello, Giovanni Caronia, Maria Calò, Caterina Pellingra, Antonio Castro, Tonino Perna, Pina Maisano Grassi, Alice Grassi, Leontine Regine, Carmelo Sardegna, Daniele Giglio, Chloè Tucciarelli, Grabiella Aloisio, Maurizio Guzzardo, Filippo Chifari, Caterina Alfano, Aldo Penna, Chiara Castagnetta, Daniele Marannano, Vittorio Greco, Anna Riina, Salvatore Benintende, Rossella Chifari, Giovanni Burgio, Luisa Montera, Beppe Zaso, Maria Di Carlo, Amelia Crisantino, Giovanni La Fiura, Matteo Guainazzi, Francesco Forgione, Marina Montuori, Lorenzo Porta, Adriana Saieva, Vittorio Mete, Rosa Laplena, Augusto Cavadi, Peter Schneider, Jane Schneider, Sergio Tanzarella, Chiara Pracchi, Enzo Mazzi, Lorenzo Picchi, Crispino Di Girolamo, Elisabetta Poma, Gabriella Bonaschi, Giovanni Massa, Cosimo Scordato, Dino Paternostro, Niccolò Mignemi, Kris Mancuso, Alfonso Di Stefano, Marco Chiandoni, Luigi Cangiano, Tommaso Impellitteri, Teresa Passarello, Manlio Schiavo, Matilde Consolo, Leandro Limoccia, Giovanni Francione, Fernando Scarlata, Vito Todeschini, Massimo Verdastro, Lia La Terra, Rosanna Montalto, Mariella Pasinati, Serena Giordano, Renata Lo Iacono, Rossella Chifari, Comitato Addiopizzo-Palermo, Maria Teresa de Sanctis, Pino Manzella, Giovanni Carbone, Nadia Furnari, Federico Oliveri, Alfio Mastropaolo, Alberto Burgio, Antonino Anastasi, Ciro Tarantino, Giuseppe Faso, Antonello Petrillo, Giuseppe Buzzetta, Gaetano Nicosia, Giuseppe Sciortino, Alessandro Dal Lago, Mayela Banagan, Mario Gianninò, Elena Manzi, Ileana Bazzano, Deborah Castelli, Roberta Boero, Raffaella Nottero, Enzo Ciconte, Rossana Messina, Enrico Guarneri, Biagio Favarò, Michela Buscemi, Tano Grasso, Paolo Ferrero, Eleonora Forenza, Gabriella Ebano, Stefano Maffioletti, Francesca Viscone, Francesco Michele Stabile, Paolo Cirelli, Salvatore Coluccello